Gio Ponti e Luigi Ghirri: due mostre a Parigi

photo © Carlo Felice Corini

Lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma è orgoglioso di aver collaborato a due mostre, attualmente in corso a Parigi, con prestiti dai propri archivi di materiali di Luigi Ghirri e Gio Ponti.

Dal 12 febbraio al 2 giugno 2019 Jeu de Paume ospita Luigi Ghirri. Cartes et territoires, la prima grande monografica internazionale dedicata al fotografo emiliano, alla terza tappa dopo le precedenti esposizioni al Museum Folkwang di Essen e al Museo Reina Sofía di Madrid. La mostra ripercorre in particolare il lavoro di Ghirri durante gli anni Settanta, e non sarebbe stata possibile senza il prestito di 141 stampe e lavori che il fotografo aveva donato allo CSAC, con cui ha lavorato sia come artista che come docente e collaboratore a partire dalla monografica del 1979, Vera Fotografia. Il curatore James Lingwood ha oggi ripreso la “cartografia poetica” di quella storica esposizione, che ripercorreva il modo di pensare e l’azione specifica di Luigi Ghirri, selezionando tra le altre cose alcune serie e lavori fondamentali come Catalogo (1971), Atlante (1973), Colazione sull’erba (1972-1974), Diaframma 11, 1/125, luce naturale (1970-1979), Kodachrome(1978), In scala(1977) e Slot machine (1980).

Dal 19 ottobre 2018 al 5 maggio 2019 il Musée des Arts Décoratifs presenta invece Tutto Ponti, Gio Ponti Archi-Designer. Considerato uno dei più influenti architetti e designer del Ventesimo secolo, Gio Ponti per la prima volta viene presentato in Francia con una grande monografia, che affronta il suo lavoro a partire dal suo interesse tanto per la produzione artigianale quanto per quella industriale, fino alle sue fondamentali architetture. CSAC ha contribuito con più di 40 opere tra schizzi, disegni e maquette dei suoi progetti: dalle “Case Tipiche” al progetto per il Palazzo Montecatini a Milano, dagli arredi per i grandi transatlantici degli anni Cinquanta ai servizi di posate per la Krupp, dalla sede dell’Istituto di cultura italiana a Stoccolma alla chiesa dell’Ospedale San Carlo a Milano, fino ai progetti per grattacieli, per il Museo di Denver e la Cattedrale di Taranto.