Archivio

  • 5 Sezioni (Arte, Media, Progetto, Fotografia, Spettacolo)
  • più di 1700 dipinti
  • 300 sculture
  • 17.000 disegni di oltre 100 artisti
  • 7.000 bozzetti di manifesti e 2.000 manifesti cinematografici oltre ad archivi (circa 100.000 pezzi) di grafici
  • 11.000 disegni di satira e fumetto
  • oltre 3.000 disegni per illustrazione e di satira
  • 2.500.000 disegni di architettura e design
  • 800 maquettes
  • 2.000 oggetti
  • 70.000 disegni di moda italiani
  • 2.500.000 di negativi su lastre
  • oltre 2.200.000 negativi su pellicola
  • 1.700.000 stampe
  • 150 apparecchi fotografici
  • 100 film originali
  • 4.000 video-tape e numerosi apparecchi antichi.

L’Archivio, che non ha eguali al mondo in ambito accademico ma che teme pochi confronti anche in ambito extra accademico, vive oggi un’innovativa fase del proprio percorso. Creato da Arturo Carlo Quintavalle e gestito per venticinque anni da Gloria Bianchino, lo CSAC ha oggi nuovi organi di governo e di gestione, cui è stato assegnato il compito di riordinare e promuovere le collezioni, di ristrutturare gli spazi dotandoli di servizi adeguati e alla fine di aprire la splendida Abbazia di Valserena anche a una fruizione pubblica.

Il “Progetto Valserena” è consistito in un intervento architettonico articolato e volto alla valorizzazione sia del complesso storico dell’Abbazia cistercense e del paesaggio agricolo circostante sia delle attrezzature dedicate alle funzioni dello CSAC. È prevista una generale riorganizzazione degli spazi di archivio e con la previsione di una nuova ala di deposito, adeguati spazi per attività di laboratorio, didattica, restauro, atelier e workshop, l’attrezzamento museale della chiesa e delle sale colonnate, la valorizzazione della corte delle sculture, il completamento e la piena attivazione della stalla-caffetteria con piccola ristorazione e della foresteria nelle ex celle monacali. Si è definito in questo modo un sistema di ambienti e attrezzature in grado di reinterpretare in chiave scientifica e culturale la dimensione laboratoriale dell’antica abbazia, rispondente ai più avanzati criteri di accoglienza del pubblico e di fruizione culturale.

Il nuovo progetto espositivo, pensato per gli spazi della chiesa e di altri luoghi nevralgici  della Abbazia di Paradigna, si propone di offrire al pubblico dei visitatori e degli studiosi un saggio emblematico delle straordinarie collezioni dell’Archivio,  il senso di un pluridecennale lavoro di raccolta e di studio, e un percorso che intende essere complementare e propedeutico alla consultazione dei documenti.

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